La tutela dell’ambiente ed il relativo consumo di energia è un argomento sempre attuale ed è fondamentale conoscere gli effetti concreti degli abusi e dello spreco di energia elettrica sul nostro pianeta.
Consumando energia, contribuiamo all’aumento di CO2 nell’atmosfera, per questo è utile avere una maggiore consapevolezza di ciò che accade quando sprechiamo luce e cosa è possibile fare per evitarlo.
Per questo motivo Slamp, azienda all’avanguardia nel lighting design, ha creato un’infografica per mostrarci in modo chiaro la relazione fra l’impiego di energia elettrica e l’inquinamento ambientale. Questo studio, che prende il nome di Diamoci una regolata: quanta luce consumiamo?, ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone mettendo in risalto i dati relativi ai consumi di elettricità pro capite e, in particolare, all’efficienza delle lampadine, oggetti di uso quotidiano dall’impatto assai differente in base alle proprie caratteristiche.
Come fare per ridurre i danni causati al pianeta senza rinunciare alla comodità e all’utilità dell’illuminazione, in particolare quella domestica?
Le 3 misure da adottare per risparmiare energia elettrica:
Prima di tutto bisogna sapere quali sono gli elettrodomestici che consumano di più. In cima alla lista dei “divoratori di energia” troviamo i condizionatori, seguiti dalle lampadine ad incandescenza, televisori ed impianti audio. Il consiglio sempre valido per gli elettrodomestici è di non lasciarli in stand-by quando non si utilizzano.
Per quanto riguarda l’illuminazione è necessario conoscere le differenze tra le lampadine esistenti:
- Lampadine ad incandescenza, di breve durata, fortemente inquinanti e oggi non più in commercio;
- Lampadine fluorescenti, cfl, che consumano mediamente 23,3 kWh l’anno e possono durare fino a 10000 ore;
- Lampadine a LED, che garantiscono una maggiore luminosità (da 1000 a 1300 Lumen) consumando meno (8 watt al giorno se usate in media 8 ore).
Quindi, un altro consiglio fondamentale per risparmiare energia è smettere di utilizzare lampadine ad incandescenza; ciò si rivela una scelta corretta sia sotto il profilo della sostenibilità, sia sotto l’aspetto economico, grazie alla maggiore durata degli altri tipi di lampadine.
Il terzo consiglio riguarda gli ambienti in cui serve la massima illuminazione, dove è preferibile sostituire gli interruttori con i regolatori di intensità luminosa (dimmer).
L’infografica ci spiega ancor meglio quali sono i benefici per l’ambiente derivanti da una maggiore consapevolezza nei consumi, facendo un semplice paragone: immagina di percorrere con la tua auto 15000 km l’anno: avrai immesso nell’atmosfera 1650 kg di CO2. Per sapere se una lampadina può inquinare quanto un’auto, basta confrontare i chilometri percorribili se le lampadine fossero dei veicoli, infatti una lampadina a incandescenza equivale a 1856 km (quindi è più inquinante di un’utilitaria), una lampada fluorescente corrisponde a 436,3 km e la lampada a LED solo a 186,4 km, un vantaggio evidente per l’atmosfera.
Per saperne di più, consulta l’infografica pubblicata qui di seguito e adotta le misure più efficaci per consumare meglio e ridurre l’inquinamento.