Quest’anno HAVAIANAS presenta una campagna pubblicitaria molto speciale. Il marchio che nel 1962 ha iniziato a produrre le infradito di caucciù più amate al mondo ha scelto una vera e propria icona contemporanea come protagonista della sua ultima campagna pubblicitaria… la città di Rio!Ideata insieme alla ALMAP BBDO, l’agenzia creativa che collabora con Havaianas da oltre 30 anni, la campagna pubblicitaria di quest’anno è basata sul Paese che ha dato i natali al marchio, dove è possibile vedere le Havaianas quasi ovunque, ai piedi di tutti, e dove il brand è stato votato al primo posto fra i più amati dai Carioca, gli abitanti di Rio. L’ispirazione nasce da due elementi: la bellissima città che ha da subito accolto Havaianas con grande entusiasmo e il decennio in cui il marchio è nato – gli anni Sessanta. La SERIE DI 15 POSTER IN STILEVINTAGE ricorre al tema del viaggio per mettere in luce vari aspetti di Rio, del Brasile e del brand. Dagli iconici archi di Lapa alle bellezze del Carnevale passando per il Pan di Zucchero, la campagna di quest’anno trasmette tutto il colore e il divertimento di Havaianas con un tocco retrò, guidando i consumatori attraverso bellissime immagini, in un viaggio nella città del momento.
Introduzione
Immagina di star visitando il Brasile degli ANNI SESSANTA. Stai pur certo che oltre alle bellezze del Paese avresti trovato ad attenderti un paio di Havaianas. Infatti Havaianas è nata proprio in quel decennio, più precisamente nel 1962. E per rendere omaggio a questo magico e indimenticabile periodo, abbiamo creato dei poster Havaianas ispirati alle locandine di viaggio dell’epoca, tutte caratterizzate dagli stili d’illustrazione e design, dalla tipografia e dalle tecniche di stampa di allora. Benvenuto nel Brasile degli anni Sessanta!Calcio – Futebol
Non c’è bambino brasiliano che non abbia mai sognato di giocare nella nazionale di calcio. Ma per arrivare fin lì si inizia a giocare in strada, sulla spiaggia o in qualsiasi campo libero, per quanto piccolo possa essere. Le porte di fortuna vengono sempre improvvisate con un paio di Havaianas: una da ogni lato ad indicare in che direzione tirare per fare goal e inseguire così il sogno di diventare un grande calciatore.
Barca – Barco
Se un giorno ti venisse chiesto di elencare “le baie più belle del mondo” non dimenticare la Baia di Guanabara. Avrai bisogno di riposare gli occhi dopo un’esposizione così intensa alla bellezza della natura, che qui offre formazioni uniche come il Pan di Zucchero. Stiamo parlando di un paradiso di oltre 140 km di costa, una vera gioia per i velisti! Infatti è proprio qui che i fortunati partecipanti alle gare olimpioniche di vela si sfideranno.
Leblon (Spiaggia) – Leblon (Praia)
Leblon è uno dei più bei sobborghi di Rio de Janeiro e questo poster vuole mostrarlo ritraendo persone che si divertono al mare con sullo sfondo la famosa Montagna Gavea. Bellissimo, vero?
Molo – Píer
Negli anni Sessanta gli artisti e le classi agiate amavano trascorrere le loro giornate sull’Isola di Paqueta a Rio de Janeiro. Arrivarci è semplice: basta prendere la barca e attraversare per un breve tratto la Baia di Guanabara. Dopo essere caduta nell’oblio per alcuni decenni, ora l’isola è tornata in voga. Un classico rivisitato.
Bikini – Biquíni
È praticamente impossibile non conoscere i bikini brasiliani. No, il bikini non è stato inventato qui, ma avrebbe potuto esserlo. Che si tratti di una coincidenza o meno, il bikini ha scatenato una vera e propria frenesia in Brasile proprio negli anni Sessanta quando l’attrice Brigitte Bardot ha deciso di trascorrere le sue vacanze qui e di indossarne uno. Dopo essere sbarcato in Brasile il bikini non è più stato lo stesso, raggiungendo l’apice della trasformazione negli anni Ottanta con il perizoma, che ha reso le donne brasiliane ancora più sexy.
Cabinovia – Bondinho
Se non sei ancora mai salito sul Pan di Zucchero non sai cosa ti stai perdendo. Questa è una delle cabinovie più famose al mondo. Perché Beh, devi salire fino in cima per capirlo. La vista di Rio de Janeiro ti lascerà a bocca aperta. Provare per credere.
Archi di Lapa – Arcos da Lapa
Questi sono gli Archi di Lapa. La vita è una continua evoluzione. Nel XVIII secolo servivano per portare l’acqua in città, poi hanno trasportato la gente facendo da pista per i tram che collegavano il centro città al quartiere popolare e un po’ bohémien di Santa Tereza, infine dall’inizio del XX secolo sono veicolo di musica, cultura e arte: il quartiere di Lapa che si estende ai piedi degli archi è divenuto una famosa destinazione turistica di Rio. Con i suoi bar, taverne e locali dove si suonano la samba, il choro e la MPB – ovvero la musica popolare brasiliana – attira bohémien, ribelli, intellettuali, pittori, giornalisti e musicisti.
Amaca – Rede
Immagina un letto che dondola. Ecco, un’amaca è propri così. Eredità delle popolazioni indigene, è l’ideale per godersi la giornata in tutta comodità ammirando i meravigliosi paesaggi del Brasile e lasciandosi accarezzare dalla brezza che soffia dalla costa. I brasiliani la adorano. Basta legare le due estremità a una palma da cocco e rilassarsi all’ombra. Questa si che è vita!
Ballerina – Dançarina
I brasiliani più in gamba frequentano due scuole. Una per acquisire conoscenze teoriche (come quella che probabilmente hai frequentato tu) e una di samba. Una delle persone più importanti in una scuola di samba è la “Regina di Batteria” che con le sue curve, il suo modo di ondeggiare e di ballare è la musa dei percussionisti. Anche se il Brasile non è più una monarchia, il popolo brasiliano s’inchina alle sue regine. Come non dargli ragione?
Coppia – Casal
Riuscite a pensare al Brasile senza pensare alla danza? Impossibile. I brasiliani amano la danza e non tutti sanno che qui nascono in continuazione nuovi, originalissimi e straordinari tipi di danza: forró, gaff, fandango, maracatu, frevo, carimbó e samba sono solo alcuni dei loro nomi. Dopotutto non c’è niente di meglio della danza, no? Ed ecco spiegato come mai i brasiliani sono così felici!
Tavola da surf – Surfistas
Il surf come lo conosciamo oggi è sbarcato qui in Brasile solo negli anni Sessanta. È stato allora che i primi surfisti brasiliani hanno incominciato a cercare i posti migliori per praticare il surf, percorrendo i 7000 km di costa del Paese a caccia delle onde perfette, su quattro ruote e con un paio di Havaianas ai piedi, naturalmente. Tutto questo impegno però è stato ripagato, infatti negli ultimi due anni il titolo di Campione del Mondo di surf è andato a surfisti brasiliani.
Ara – Arara
L’uccello tipico del Brasile non poteva certo essere bianco e nero! L’Ara è maestoso e colorato come ogni cosa qui in Brasile. Rosso, giallo e blu con un grande becco ricurvo, l’Ara è in grado di estrarre i semi dai gusci e sbucciare la frutta prima di mangiarla. Con le sue ali colora i cieli del Paese, che quindi grazie a lui non sono solo azzurri.
Bossa Nova – Bossa Nova
Non è necessario capire il portoghese per capire la Bossa Nova. Basta ascoltare. Si tratta dello stile musicale brasiliano più famoso al mondo, grazie a nomi come Tom Jobim, Joao Gilberto e Vinicius de Moraes. Si dice che per suonare la Bossa Nova bastino uno sgabello e una chitarra. Prego, accomodati!
Malandro (Il Mascalzone)
Tu saresti un buon _malandro_? Ora ti spieghiamo di cosa si tratta: il _malandro_ è un personaggio tradizionale della cultura brasiliana. Molto festaiolo, vive con grande passione passando da un circolo di samba all’altro, suonando, cantando e ballando senza fine. Perdersi una festa è assolutamente impensabile per lui!
Capoeira
Quando vedi un cerchio di Capoeira batti le mani! È così che si scandisce il ritmo in questa arte marziale brasiliana che mescola elementi di danza, acrobazie e musica. Creata dagli schiavi deportati dall’Africa in Brasile nel XVI secolo, la Capoeira è un’icona nazionale. Nei cerchi, oltre a battere le mani, i partecipanti suonano uno strumento musicale tradizionale, il _berimbau_. Questa locandina mostra un cerchio di Capoeira nel famoso quartiere di Pelourinho, a Salvador di Bahia. Una bellissima città, da visitare assolutamente quando si è in Brasile.